Perché fare testamento?
Per paura, mancanza di tempo, o solo perché non riteniamo che sia il momento più opportuno ci rifiutiamo di fare testamento. Ecco che lasciamo la redazione del testamento a un tempo futuro, non pensando che come dicevano i latini “tempus fugit”. L’importanza di fare testamento viene spesso sottovalutata.
La redazione del testamento rappresenta un gesto di responsabilità verso i propri cari, un modo per tutelare la propria volontà e per prevenire eventuali liti nella consapevolezza che tale atto è revocabile in qualsiasi momento lo si desideri.
Diseredazione
Il testatore può diseredare, cioè escludere un soggetto dalla propria successione?
La dottrina e la giurisprudenza si è interrogata a lungo sul questo interrogativo. La Suprema Corte di Cassazione ha ammesso la possibilità di diseredare espressamente un successibile ex lege dalla successione.
È tuttavia opinione consolidata invece che il testatore non possa escludere dalla successione un soggetto legittimario, se non nei limiti della quota disponibile del patrimonio (i legittimari sono: coniuge, figli e in mancanza di questi ultimi gli ascendenti).
Attribuzione di beni determinati agli eredi
Il testatore può attribuire beni determinati ai suoi eredi? Come può fare?
Il nostro ordinamento offre una serie di strumenti che consentono al testatore il potere di assegnare ai suoi eredi beni individuati e facenti parte del suo patrimonio. Precisamente il testatore può dividere tutti o parte dei suoi beni tra gli eredi con efficacia immediata. La divisione così effettuata impedisce il sorgere all’apertura della successione della comunione ereditaria.
Una volta aperta la successione, l’erede acquisterà con la sola accettazione dell’eredità i singoli beni attribuiti.
Posso tutelare gli amici a quattro zampe?
Certo, inserire una disposizione che li riguardi ti permette di scegliere chi si occuperà di loro dopo di Te.
Cani e gatti non sono soggetti giuridici e alla morte del proprietario non godono di tutele salvo che non siano stati “ricordati” nel testamento.
Per esempio, si può nominare nel testamento una persona, che dovrà prendersi cura dell’animale, destinandogli una somma di denaro o un determinato bene evitando così che sostenga spese extra.
Sono sposato e senza figli, perché fare testamento?
Molte persone sposate e senza figli sono convinte che, anche senza fare testamento, le loro proprietà passeranno automaticamente al proprio coniuge.
Questo è vero solo in mancanza di fratelli e sorelle, e nel caso in cui i genitori non siano più in vita.
I genitori, i fratelli e le sorelle hanno infatti diritto a una quota di eredità (c.d. quota di legittima pari a 1/3).
Facendo testamento, invece, è possibile lasciare al coniuge una quota di patrimonio maggiore, riducendo così la quota di legittima degli ascendenti/fratelli o sorelle (che diventa pari a 1/4), oppure stabilire cosa deve andare al coniuge (per esempio l’abitazione principale e il denaro) e cosa deve andare agli altri parenti.
Il fai da te è a rischio errore
Puoi redigere di pugno le tue volontà e lasciare lo scritto in un luogo sicuro. È facile, ma rischioso!
Il testamento potrebbe andare perso, essere distrutto o ancora, non essendo esperti, si potrebbero compiere dei vizi di forma o di contenuto. Inoltre la volontà espressa con lo scritto potrebbe non essere chiara non usando una terminologia corretta.
Tali errori renderebbero, così, impugnabile il testamento.
Si precisa che le definizioni e le nozioni qui esposte sono rivolte a soddisfare i primi dubbi del Cliente e volontariamente si sono tralasciati aspetti tecnici ed approfondimenti che avrebbero distolto l’attenzione dai temi della successione testamentaria. La materia è sterminata e presenta moltissime regole e soluzioni che verranno trattate in successive newsletter informative.